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Come integrare Facebook nel vostro sito Joomla.

Vi sarà capitato di notare - da qualche tempo a questa parte - l'implementazione di funzionalità tipiche di Facebook in alcuni portali esterni al Social Network.

Fra queste, per esempio, la possibilità di commentare articoli e rilanciarne il contenuto sulla propria bacheca, cliccare sul pulsante "mi piace" quando ci si imbatte in un contenuto interessante (e anche qui rilanciandone il contenuto in bacheca), etc etc.

Questa è una guida passo passo per implementare questo genere di utilities nel vostro portale JOOMLA.

1)Innanzitutto andiamo qui e procuriamoci MyApi, il componente che ci permetterà di implementare Facebook in Joomla: http://www.myapi.co.uk/myApi-SuperInstaller.zip?v=1.07.041

2)Installiamo il pacchetto nel nostro sito Joomla dal Pannello di Amministrazione ---- Estensioni ------ Installa/Disinstalla

3) Una volta installato il pacchetto assicuriamoci che tutto sia "ATTIVO" e che i due moduli siano posizionati coerentemente nel nostro template. Controlliamo dunque questi elementi:

Moduli:

mod_myapi_fbLogin

mod_myapi_fbFan

Plugin:

myApiConnect
myapiuser
myApiAuth
myApiContent

4) Bene. Se tutto è attivo e ben posizionato possiamo procedere con la configurazione vera e propria. Raggiungiamo dunque dal Pannello di Amministrazione la scheda Componenti ----- MyApi ------ Connect

5) Abbiamo bisogno di due Chiavi: quella API e quella Segreta. Queste due chiavi sono relative all'applicazione Facebook che andremo a creare per interagire col nostro sito Joomla. MyApi ci invita a cliccare sul link per crearne una nuova di zecca, di modo da poter ottenere questi due codici. Seguiamo dunque la procedura, creiamo una nuova applicazione, salviamo il tutto, copiamo codice Api e codice segreto nel nostro componente MyApi, lasciamo su SI la spunta della configurazione automatica e clicchiamo su salva.

6)Dopo qualche minuto necessario per l'aggiornamento delle nostre operazioni sul server, dovrebbe funzionare tutto. A volte però può capitare che non vada a buon fine un passaggio della configurazione che dobbiamo quindi completare a mano. Basterà portarsi su http://www.facebook.com/developers/apps.php e scegliere l'applicazione che abbiamo appena creato per l'integrazione con Joomla, quindi andare su "Modifica impostazioni" e nella scheda "Connettiti" inserire i dati del sito Joomla da connettere in CONNETTI URL e in BASE DOMAIN.

Inserire in CONNETTI URL l'indirizzo del sito SENZA WWW e con una slash finale. Esempio: se il sito è www.sneakpeeks.tv dovrete inserire http://sneakpeeks.tv/

In BASE DOMAIN inserire invece solo l'indirizzo, senza neppure http://.
Esempio: se il sito è www.sneakpeeks.tv dovrete inserire sneakpeeks.tv

Salvate ed è tutto.




P.s. Per far funzionare il modulo mod_myapi_fbFan avete bisogno dell'ID della pagina facebook che volete visualizzare nel vostro sito. L'ID è facilmente ricavabile dall'indirizzo stesso della pagina facebook, è una sequenza numerica posta nell'indirizzo URL visualizzato nel browser.

Per ulteriori ragguagli chiedete pure aiuto nei commenti!

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Kripax vs Cage: 4'36''





1952: il compositore americano John Cage (1912-1992) presenta al pubblico la composizione 4' 33'', ovvero 4 minuti e trentatrè secondi di silenzio.
Il silenzio, afferma Cage, "è quell'aspetto del suono che può essere espresso sia dal suono che dalla sua assenza, tanto positivamente che negativamente."
"Quello che ascoltando "4'33" alcuni credevano fosse silenzio, poiché ignoravano come ascoltare, è pieno di suoni accidentali.Alla prima esecuzione si poteva sentire, durante il primo movimento, il vento che soffiava dall'esterno. Durante il secondo movimento gocce di pioggia cominciavano a picchiettare sul tetto, e durante il terzo la gente stessa produsse ogni genere di suono interessante parlando o uscendo dalla sala."

2009: il compositore italiano Kripax (1982 -), presenta al pubblico la composizione 4 '36'', o 4 minuti e trentasei secondi di silenzio.
Il silenzio nella traccia registrata è totale, generato digitalmente. Il problema per il pubblico è lo stesso: il silenzio può essere ascoltato? Un' altra questione riguarda il diritto d'autore: Kripax può riprodurre il silenzio "di Cage", senza incorrere in un plagio?
In sua difesa Kripax afferma: "Il mio silenzio è più puro di quello di Cage; e ha anche una maggiore durata. Ciò dovrebbe bastare ad affermare che il mio silenzio è più silenzioso in ogni modo di quello di Cage".


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1952: the american composer John Cage (1912-1992) presented to the public the composition 4.33, or 4 minutes and thirty-three seconds of silence.
Silence, Cage wrote, "is that aspect of sound that can be expressed by both the sound of its absence, both positively and negatively."
"What you listening to" 4'33 "some believed was silence, because they ignored how to listen, is full of accidental sounds. The first performance was heard during the first movement, the wind blew outside. During the second movement drops Rain began to tap on the roof, and the third during the same people produced all sorts of interesting sounds or talking out of the room. "

2009: the italian composer Kripax (1982 - ), presented to the public the composition 4' 36'', or 4 minutes and thirty-six seconds of silence.
The silence in the recorded track is total, digitally generated . The problem for the listener is the same: silence can be heard? Another problem concerns the copyright: Kripax can play the silence of Cage without incurring a plagiarism?
In his defense Kripax says: "My silence is purer than Cage's silence, also has a longer duration. That should suffice to say that my silence is more silent in every way than Cage."

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Cuore


A scrivere ho imparato dagli amici,
ma senza di loro. Tu m'hai insegnato
a amare, ma senza di te. La vita
con il suo dolore m'insegna a vivere,
ma quasi senza vita, e a lavorare,
ma sempre senza lavoro. Allora,
allora io ho imparato a piangere,
ma senza lacrime, a sognare, ma
non vedo in sogno che figure inumane.
Non ha più limite la mia pazienza.
Non ho pazienza più per niente, niente
più rimane della nostra fortuna.
Anche a odiare ho dovuto imparare
e dagli amici e da te e dalla vita intera.



C'è chi, al contrario di me, non dispera,
che con salute e forza e virtù e buona
fortuna, si arrivi a morire dopo
tanti bei giorni, pieni di tantissime
cose di questo mondo o di un altro mondo;
o dopo tanti giorni e quella gioia soltanto
povera dei giorni. Io son felice,
a questo mondo, solo di questo e spero
che a me il destino procuri con le sue
pesti e le pietà e i suoi dolori
un solo giorno più bello di tutti questi
miei dolorosi giorni; o di questo mio
dolore si dimentichi per un solo
giorno.



(Quanto fu lunga la mia malattia,
e tanto amara la mia vita in quella
fu stretta e spiegazzata come un cencio,
e io pallido e stanco come un mondo
intero dovessi sopportar tutto
su la mia schiena, faticavo tanto,
m'immaginavo mondi tutti assai
più lievi e volatili di questo mio,
che tanto m'affliggeva e tormentava,
e vaneggiavo di nascoste verità
e cieli quieti di pensieri chiari
ove più mio l'animo affranto potesse
dimorare, e non trovavo queste
cose che non esistono, e soffrivo)



I miei malanni si sono acquietati,
e ho trovato un lavoro. Sono meno
ansioso e più bello, e ho fortuna.
E' primavera ormai e passo il tempo
libero a girare per strada. Guardo
chi non conobbe il dolore e ricordo
i giorni perduti. Perdo il mio tempo
con gli amici e soffro ancora un poco
per la mia solitudine.
Ora ho tempo per leggere per scrivere
e forse faccio un viaggio, e forse no.
Sono felice e triste. Sono distratto
e vagando m'accorgo di che è perduto.



M'innamoro di cose lontane e vicine,
lavoro e sono rispettato, infine
anch'io ho trovato un leggero confine,
a questo mondo che non si può fuggire.
Forse scopriranno una nuova legge
universale, e altre cose e uomini
impareremo ad amare. Ma io ho nostalgia
delle cose impossibili, voglio tornare
indietro. Domani mi licenzio, e bevo
e vedo chimere e sento scomparire
lontane cose e vicine.



Ma oltre queste verità e dentro queste
vuote parole ho perso la misura.
Ora io so soltanto che son seduto
a questo tavolo e che per tanto buone
ragioni ho tempo e odio da spendere.
E mi basta così senza nemmeno
maledire. Non è perdere al gioco,
e poi fa bene vivere. Un'arte
marziale voglio imparare, di che sempre
si possa indugiare di far male.
Un teatro astratto di colpi e pensieri
per i giorni neri. E poi le gioie e insieme
con gli amici far niente.

Beppe Salvia -
Braci n. 0, gennaio - marzo 1984